Un Alonso nervoso ha gestito male il Gran Premio?
Il Gp di Valencia passerà alla storia come il Gp dello spaventoso volo di Webber e dei veleni, per il sorpasso di Hamilton ai danni della Saefety Car praticamente non sanzionato e per l’irrisorietà della salomonica sanzione della FIA nel penalizzare di soli 5″ quel manipolo di furbetti che ha tenuto il piede giù un po’ troppo quando non doveva farlo.
Parlare quindi del risultato sportivo in sè, della vittoria di Vettel e così via perde di valore dato che l’errore principe da parte della federazione è stato quello di mandare la vettura di sicurezza senza alcun criterio in pista, spaccando il gruppo dei primi, con le conseguenze, dannosissime per la Ferrari, che tutti conosciamo; errore che di fatto ha falsato la competizione.
Detto questo e sposando in pieno la perplessità e l’amarezza di Domenicali, di Montezemolo e di Alonso nonchè ribadendo come già abbiamo scritto che la FIA non è stata in grado di gestire il Gran Premio, cosa gravissima che crea pericolosi precedenti, proviamo ad andare controcorrente e vedere dove e se Alonso ha avuto le sue colpe in un Gran Premio che per la Rossa doveva e poteva essere diverso.
Alonso in questo periodo è nervoso; quello che non si poteva dire, ma che già da un po’ di tempo si pensava ora deve essere ammesso con obiettività. Prima i siluri alla stampa sul mancato sviluppo della F10 “ferma al Gp della Cina”, parole sue, e le contrastanti dichiarazioni di fiducia per una “Ferrari pronta a vincere di nuovo” , poi le incomprensioni e i litigi con i doppiati in Canada che hanno compromesso una vittoria mai come in quella gara a portata di mano per la Ferrari.
Non ci permetteremmo mai di mettere in dubbio le cristalline qualità di Fernando, valore aggiunto di questa Ferrari per velocità pura e spessore sia tecnico che mentale; è sicuramente lui infatti l’uomo più giusto su cui puntare per riportare il titolo a Maranello.
Vogliamo capire però se la smania di ottenere un risultato importante che manca da tempo e il conseguente probabile nervosismo hanno inciso negativamente sulla prestazione di Alonso a Valencia.
Probabilmente se avesse ragionato di meno e fosse stato meno calcolatore ma più istintivo Alonso avrebbe fatto la stessa manovra di Hamilton sulla Saefety Car, attaccandosi agli scarichi dell’inglese il risultato finale sarebbe stato completamente diverso, probabilmente un secondo posto considerando il cambio ala per Lewis. Ma la Ferrari ha rispetatto le regole e quindi il comportamento dei piloti in rosso è stato integerrimo, come però si possa ragionare tanto quando il primo degli avversari scappa via sotto il naso è un dubbio che rimane, parliamo di piloti non di ragionieri.
Volendo, se non applaudire, comunque accettare il rispetto per le regole della Ferrari, i dubbi sull’opaca prestazione di Nando aumentano osservando il successivo svolgersi della gara. Dov’era il pilota combattivo delle rimonte in Australia, Malesia e Cina? Perchè Fernando è stato un Gran Premio intero dietro a Sutil e Buemi senza riuscirli ad avvicinare? Dopotutto poco prima era il più veloce in pista dietro Hamilton e Vettel.
E le conversazioni intense e continue con Andrea Stella, il suo ingengnere? Parlare di Hamilton per 30 giri invece di concentrarsi su Sutil non è forse sinonimo di nervosismo? E sicuramente può togliere concentrazione, fino al punto che lo stesso Stella ha dovuto calmare il pilota.
L’ingiustizia subita dalla Ferrari è stata enorme, la faccia di Frentzen, commissario gara in questa occasione, la diceva lunga; Alonso aveva tutte le ragioni per essere furioso e sentirsi derubato ma il dubbio che non abbia reagito da campione qual’è resta forte. Sarà la pressione, sarà la consapevolezza per un campionato che sembra sfuggire di mano, ma una rimonta col coltello tra i denti, al massimo della concentrazione anche a costo di finire a muro, alla Nando insomma, sarebbe stata la migliore risposta da dare a Hamilton, più di tanti calcoli regolamentari e successive richieste di penalità.
Meno testa e più cuore Fernando, sappiamo che puoi e solo così sarà un grande campionato comunque vada a finire.