Boccone amaro per la Ferrari in Turchia
Una qualifica disastrosa non poteva che fare da preludio ad una gara altrettanto da dimenticare. Alla fine del Gran Premio di Turchia, un magro bilancio per la Scuderia Ferrari, che non festeggia nel migliore dei modi il GP numero 800 della sua storia: solamente dieci punti all’attivo, con Felipe Massa e Fernando Alonso che si classificano rispettivamente al settimo e ottavo posto, sfruttando anche il ritiro di Vettel per scalare una posizione.
Nel giorno della doppietta McLaren, il disastro Ferrari sembra ancora più grave. La monoposto ha dimostrato d’avere gravi lacune e passare dal primo e secondo posto del Bahrain al settimo e ottavo posto della Turchia è sintomo di uno sviluppo di una monoposto che sembra non essere alquanto efficace. Realisticamente, Red Bull e McLaren sono un passo avanti, mentre la Ferrari si è fatta raggiungere (e, oggi, superare) da Mercedes e Renault.
Stefano Domenicali, team principal della Scuderia Ferrari, non ha potuto far altro che fare spallucce e rilasciare le solite dichiarazioni di rito: “Per noi è una gara da dimenticare sotto il profilo della prestazione. Abbiamo visto oggi due squadre superiori a tutti gli altri, oggi noi non siamo stati abbastanza veloci. Dobbiamo fare un’analisi di questo weekend e vedere se gli sviluppi che stiamo portando avanti vanno nella giusta direzione oppure no”.
C’è chi punta il dito contro una gestione della squadra errata, ma la Formula 1 non è certo come il calcio, dove perdere qualche partita di fila equivale spesso a vedere saltare la testa dell’allenatore. Il discorso in Formula 1 è molto più ampio e complesso. Stessa cosa per quanto riguarda i piloti: oggi abbiamo visto sia Massa che Alonso fare una gara noiosa e anonima, senza spunti di sorpasso, ma di certo non possiamo dire che la colpa sia stata loro. E’ andata ancora peggio proprio allo spagnolo, che in un primo momento faceva fatica a mettersi davanti a Kobayashi e che infine ha dovuto strappare l’ottava posizione con i denti a Vitaly Petrov, arrivando anche ad un leggero contatto che ha compromesso la gara del pilota russo che, nonostante tutto, ha commentato con un “E’ un normale incidente di gara”.
La Ferrari F10 non è competitiva abbastanza. Si è perso troppo tempo dietro lo sviluppo del sistema F-Duct e si è perso di vista tutto il resto. E a proposito dell’ala soffiata, la Ferrari qui ha introdotto una versione diversa e i piloti hanno dovuto “tappare il buco” che fa funzionare il sistema con il piede. Sarà per questo che Fernando zoppicava un po’ alla fine della corsa?
Fernando Alonso: “Una gara veramente difficile, sempre dietro a qualcuno. Non siamo stati per niente bravi. Il sorpasso su Petrov alla fine mi da due punti in più che spero mi facciano comodo alla fine del campionato. Per quanto riguarda l’incidente delle Red Bull, penso che nella competizione sia normale. Io e Felipe siamo molto uniti e pensiamo molto alla squadra, nonostante qualcuno provi a dire il contrario. Questa è la dimostrazione che sono gli altri team a soffrire di questa situazione, non noi in Ferrari”.
Felipe Massa: “Una gara durissima, passata praticamente dietro a Schumacher, Rosberg e Kubica. Avevamo lo stesso passo e non c’è mai stata la possibilità di sorpassare. Una gara che giudico molto noiosa e partendo ottavo era prevedibile. Se fosse venuto a piovere avremmo provato a fare di più, ma così non è stato. Comunque, la McLaren ha fatto un grandissimo lavoro qui e, unitamente ad un po’ di fortuna, si portano a casa un grande risultato. A noi non resta che lavorare duro per raggiungerli”.