Il Venerdì la Red Bull dice: “prova a prendermi”
Le Red Bull dominano le prove libere. Quella che sembra una notizia è ormai una consuetudine. Sebastian Vettel e Mark Webber sono risultati i più veloci nella seconda sessione delle prove libere, la più importane, infliggendo un distacco di 8 decimo al redivivo Schumacher, il migliore degli altri.
Ecco le impressioni degli alfieri Red Bull rilasciate dopo la giornata di lavoro
Sebastian Vettel (pos. 1° 1’19″965) : “Abbiamo alcuni aggiornamenti sulla macchina, ma penso nulla di veramente significativo rispetto alle altre squadre. Penso che i tempi di oggi siano irrilevanti, e’ bello essere avanti a tutti ma mi preoccupa la McLaren. E’ molto veloce qui e domani me l’aspetto molto vicino.”
Mark Webber (pos. 2° 1’20″175): “Grande giornata per noi, i ragazzi ai box hanno dato tutto e siamo preparatissimi per domani. Dobbiamo stare attenti alla McLaren, oggi non hanno mostrato tutto il loro potenziale”
Dichiarazioni prudenti quelle dei protagonisti di giornata, la verità è che oggi la Red Bull correva davvero su un altro pianeta.
Vista la tambureggiante velocità e la capacità di adattamento ad ogni tipo di circuito della vettura austriaca viene spontaneo chiedersi come mai questa squadra non abbia fino ad ora dominato il mondiale ma si ritrovi solo terza in classifica, accusando per giunta un distacco rilevante dalla capofila McLaren che tanto spaventa Vettel e Webber.
Se, come è plausibile accada, domani la Red Bull strappasse la pole a Montmelò si tratterebbe della quinta partenza al palo su cinque appuntamenti iridati. Numeri impressionanti, un dominio prestazionale a tratti fastidioso per gli avversari, di quelli che feriscono l’orgoglio e possono cambiare una stagione, demolendo una ad una le altrui convinzioni.
Dopotutto si sa, vincere quando si è i più veloci in pista è gratificante, un po’ meno farlo sapendo che la vettura migliore del lotto è un’altra. Non si possono costruire vittorie mondiali dovendo sperare sempre nelle altrui defaillances; McLaren e Ferrari sono avvisate, se vogliono questo mondiale devono limare ancora decimi importanti alla Rb6, operazione questa che appare forse più difficile di belle vittorie sul bagnato o incredibili rimonte in gara.