Ferrari: in Spagna senza codice a barre
La Ferrari non avrà l’ormai classico codice a barre della Marlboro sul cofano motore a partire dal Gran Premio di Spagna. Pensavamo si trattasse di una sterile polemica ed invece si è trasformata in una questione seria, tanto che la squadra ha deciso, in accordo con lo sponsor, di togliere il codice a barre. Riassumiamo la questione per chi si fosse perso qualche passaggio.
IL PROBLEMA – Lo scorso 29 aprile parte dal Regno Unito l’accusa alla scuderia Ferrari. Secondo John Britton, membro della Royal College di Fisica, il codice a barre della Ferrari è troppo somigliante alla parte inferiore del pacchetto di sigarette della Marlboro. Nonostante il divieto delle pubblicità di tabacco in F1, la Philip Morris paga fior di quattrini per essere title sponsor della Scuderia che negli anni ha introdotto questo codice a barre che riporta alla mente lo sponsor.
LA REAZIONE – Montezemolo ha subito replicato alle accuse di pubblicità subliminale, dichiarando: “Francamente credo che questa polemica sia inutile e che stia sfiorando il ridicolo nel sostenere che il colore rosso o un elemento grafico che riproduce un codice a barre induca la gente a fumare”.
Ma la polemica non si placa e la Ferrari ha deciso solo oggi con Philip Morris, di non esibire più il codice a barre, per fermare definitivamente le polemiche. Un comunicato recita: “Insieme a Philip Morris abbiamo deciso di modificare la livrea delle nostre vetture. In questo modo, vogliamo cancellare ogni dubbio relativo al cosiddetto codice a barre, che non è mai stato in alcun modo associato ad una marca di tabacco. Riteniamo così di porre fine a questa ridicola storia e che ci si possa concentrare su cose più serie di queste accuse senza fondamento”.
IL NOSTRO PENSIERO – Non avevamo tenuto in condiderazione la notizia, pensando che nessuna polemica si accendesse intorno a questo codice a barre, che è presente da anni, seppur adesso sia stato leggermente modificato. Riteniamo poi che il divieto della pubblicità del tabacco in F1 sia poco utile e lo dimostrano anche i dati che confermano,purtroppo, che ci sono sempre più fumatori al mondo: insomma, non basta mica il divieto di pubblicità per non far fumare la gente.
Tuttavia, la regola esiste e va rispettata, ma questa polemica è stata veramente ingigantita più del normale e la parola fine è arrivata con l’eliminazione del codice a barre.
Ma una domanda vorremmo fare a chi ha sollevato la polemica: con tutto questo “frastuono” a livello mediatico, non è che nelle ultime due settimane si è parlato un po’ troppo di Marlboro e Philip Morris? In fondo cos’è questa, se non pubblicità? 😉