Sospensioni variabili? La Fia mette un “freno”
La Fia mette ordine nell’ennesima guerra regolamentare scoppiata fra i team di Formula 1: la controversa esistenza di dispositivi che consentono di variare l’altezza delle monoposto fra la sessione di qualifica e quella di gara. La Federazione ribadisce che ogni sistema di questo tipo è da considerarsi assolutamente illegale.
Se n’era già fatto un gran parlare, soprattutto in riferimento alle soluzioni adottate dalla Red Bull, ma la cosa non riguardava soltanto il team guidato da Chris Horner. Tuttavia adesso, a scanso di equivoci e disparità, la Fia decide appunto di mettere le cose in chiaro mettendo al bando qualsiasi dispositivo che possa modificare l’altezza delle vetture in regime di parco chiuso. Questo significa che non si potrà intervenire, neppure attraverso particolari dispositivi, sull’altezza delle sospensioni delle monoposto tra la qualifica e la gara.
La cosa aveva chiaramente una grande utilità, perché permetteva (o avrebbe permesso) di avere un’auto molto bassa in qualifica (con serbatoi vuoti), e più alta in gara (con serbatoi pieni). In questo modo i team avrebbero potuto sfruttare al massimo l’effetto suolo durante le sessioni di qualifica. Finita la Q3 tutte le monoposto vengono poi riempite di benzina per affrontare l’intera gara della domenica. A questo punto sarebbe impossibile mantenere la stessa altezza minima settata in qualifica, visto l’aumentato peso della vettura. Ecco che quindi che l’altezza della monoposto (anche se completamente scarica) in qualifica deve essere identica a quella della gara. Ma fatta la legge appunto qualcuno aveva trovato l’inganno, con un dispositivo elettronico capace di variare l’altezza delle vetture a seconda delle esigenze.
Punto e a capo. La Fia chiarifica e mette nero su bianco, con una comunicazione che non lascia dubbi:
“Ogni sistema dispositivo o procedura, il cui scopo e/o effetto è di cambiare il set-up delle sospensioni, mentre la vettura si trova sotto regime di parco chiuso, contravverrà a quanto previsto dall’articolo 34.5”, ovvero dovrà prendere parte alla gara partendo dalla pit-lane.