Schumacher prende il largo, “non mi fermo nel 2012”
Shumacher non è neanche ripartito e già non vuole fermarsi più. Nelle ultime settimane si è detto in forma, si è detto pronto a puntare al titolo e a conquistarlo entro i prossimi tre anni, ovvero quelli di contratto che attualmente ha con la Mercedes GP fino al 2012.
Adesso dice che potrebbe correre fino ad oltre il 2012. L’annuncio lo si apprende da un intervista rilasciata dal campione di Kerpen al giornale tedesco Bild.
“La Mercedes mi vuol dare fiducia per tre anni, dandomi questo tempo per vincere, ma non vuol dire che la mia seconda carriera in F1 dovrà terminare alla fine di questi tre anni”. Sembra quindi non temere il tempo che passa, gli anni e i rischi di un mestiere come il suo; il sette volte campione del mondo punta dunque a battere anche i record di longevità che furono del pilota argetino Fangio, dopo aver battuto molti dei suoi primati in quanto a risultati.
Certo è che comunque queste, ed altre, valutazioni andranno fatte a tempo debito. Quando, fra tre anni, Shumy di primavere ne conterà 43. Dipende da cosa avrà fatto, da cosa potrà ancora fare. Intanto sembra essere più realista il Responsabile della Mercedes GP, Ross Brawn che evidenzia, intanto, l’importanza della presenza di Schumacher anche per la crescita di un giovane pilota come Nico Rosberg. Brawn sottolinea che Schumacher non ci sarà per sempre, qualsiasi possano essere le sue previsioni, le sue ambizioni e le sue decisioni. Per il futuro si dovrà quindi pensare soprattutto alle giovani e promettenti leve, come appunto Rosberg.
Oltre Stoccarda. Schumacher ha anche fatto cenno al suo ex compagno di squadra alla Ferrari. Dice di sentirsi vicino a Felipe Massa e di tifare per lui; lo sente ancora come un fratello minore. Nulla di strano che il Kaiser non faccia invece riferimento all’altro ferrarista: Fernando Alonso, colui che aveva messo fine alla prima parte della sua carriera, sconfiggendolo per ben due anni consecutivi alla guida di una rinata Renault, e portandolo alla fine alla decisione di ritirarsi definitivamente dalla F1. Ma adesso è tempo di rivincite?