A volte ritornano: storia di campioni tornati in pista
Con il ritorno in Formula 1 di Michael Schumacher, ci vengono in mente tanti ricordi legati a piloti di varie generazioni che hanno deciso di tornare in pista dopo aver lasciato la categoria regina dei motori. Della serie “A volte ritornano” tanti piloti hanno fatto il loro rientro in pista ma solo alcuni di essi sono riusciti a tornare alla vittoria. Non potevamo di certo esimerci dal rinfrescarvi la memoria…
Jose Froilan Gonzales. I tifosi del Cavallino se lo ricorderanno, dato che nel 1951 fu colui che portò la prima vittoria alla Ferrari in quel di Silverstone. Nel mondiale del ’54 arrivò secondo in campionato, poi solo qualche rara apparizione prima di uno stop di due anni dalla F1, prima di tornare in corsa (sempre su una Ferrari) nel suo GP di casa in Argentina e terminò solamente decimo.
Mike Hailwood. Lo chiamavano “Mike the Bike”, poiché correva in moto con una MV Agusta prima di iniziare la sua carriera in F1 nel 1963. Debuttò anche lui a Silverstone a bordo di una Lotus, ma Hailwood non abbandonò le moto, riuscendo a conciliare entrambe le corse fino al ’66, quando decise di dedicarsi solamente alle due ruote. Tornò in Formula 1 nel 1971 con il Team Surtees per poi ritirarsi definitivamente tre anni dopo, quando aveva solamente 34 anni.
Dean Gurney. Gli offrirono un posto in Ferrari nel 1959, poi passò alla BRM l’anno seguente, ma per una sua vittoria in F1 bisognerà aspettare di salire su una Porsche nel 1962. Era un talento sottovalutato, almeno secondo il parere del suo più celebre collega Jim Clark. Nel 1969 lasciò la F1 per dedicarsi alla USAC, la serie antecedente alla Indycar, per poi tornare l’anno seguente per tre gare alla McLaren.
Alan Jones. Il secondo pilota australiano a vincere un campionato del mondo di Formula 1. Nel 1981, dopo aver avuto una stagione aspramente segnata dal conflitto con il suo compagno di squadra Reutemann e deluso delle nuove regole del circus, decise di lasciare dopo aver vinto l’ultima gara dell’anno a Las Vegas. Due anni dopo, deciderà incautamente di tornare con il Team Arrows nel 1983 ma le condizioni economiche del team erano veramente penose e non fu certo un successo. Lasciò nuovamente e torno alla fine del 1985 su una Lola, completando la stagione e giungendo dodicesimo in classifica con appena quattro punti.
Niki Lauda. Si ritirò nel ’78 e fondò la sua compagnia aerea Lauda Air. Ron Dennis però lo corteggiava ancora, tanto da convincerlo a tornare in F1 nel 1982 al volante di una McLaren. Vinse due gare, prima di battere il suo compagno Alain Prost nel campionato del mondo del 1984. La sua ultima vittoria fu in Olanda nel 1985, anno nel quale si ritirò definitivamente dalla F1.
Nigel Mansell. I tifosi lo amavano, ma nel 1990 deluso dalla politica delle corse, decise di lasciare il circus. Tornò esattamente due anni dopo e dominò il mondiale, prima di ritirarsi definitivamente dalle corse.
Alain Prost. Nel 1991 la Ferrari non ebbe una grande fortuna e Prost osò paragonare la vettura ad un camion. Gli costò il licenziamento, tanto che nel 92 si prese un anno di riposo prima di tornare in pista nel ’93 con la Williams e vincere il suo quarto titolo iridato.
Jacques Villeneuve. Ha debuttato in Williams nel ’96 e l’anno seguente è diventato campione del mondo. Nel 1999 decise di unirsi all’avventura della BAR F1 con Graig Pollock e fu la sua rovina: fino al 2003 provò a rendere la vettura competitiva, ma senza alcun successo. Alla fine del 2003 fu allontanato dalla squadra ancora prima che finisse il mondiale. Tornò in F1 l’anno seguente sulla Renault per sostituire Trulli in 4 corse del mondiale, prima di completare due stagioni con Sauber e Bmw fino al 2006. Nel 2010, anche lui potrebbe tornare in F1 se riuscisse ad entrare nelle grazie del team USF1.