Allison: “Miglioreremo la F138 per battere Lotus e Mercedes”
Il neo direttore tecnico di Maranello ha confermato che la F138 sarà oggetto di modifiche per permettere al team di mantenere il secondo posto nella classifica costruttori
James Allison, da quando ha ripreso servizio alla Gestione Sportiva di Maranello, si è dedicato allo sviluppo della Ferrari per il mondiale del prossimo anno quasi a tempo pieno (sigla del progetto 665), ma la sua esperienza potrebbe essere necessaria anche sulla monoposto attuale.
I recenti risultati di Mercedes e Lotus hanno messo in pericolo la seconda posizione nel mondiale costruttori, attualmente occupata proprio dalla Ferrari e a Maranello saranno costretti a non interrompere lo sviluppo della F138 sino al GP del Brasile che si disputerà a fine novembre.
Nelle ultime due gare disputate in Corea e Giappone, la F138 ha mostrato tutti i suoi limiti e la mancanza di uno sviluppo adeguato, non tanto in termine quantitativo, ma sotto l’aspetto della qualità. Mercedes, nonostante la sfortunata gara di Suzuka, ha mostrato un potenziale superiore a quello delle Rosse affidate ad Alonso e Massa, mentre la Lotus ha cambiato marcia adottando il passo lungo sulla già competitiva E21, che ha permesso a Grosjean di esaltare il suo talento nelle due trasferte asiatiche.
La situazione corrente nel costruttori, vede la Ferrari in vantaggio di soli dieci punti rispetto al team di Brackley e di trentatré rispetto alla Lotus. Per evitare il sorpasso negli ultimi quattro appuntamenti della stagione, James Allison ha affermato che la monoposto italiana sarà oggetto di miglioramenti, perché è l’unico aspetto che impedisce al team ottimi risultati a ogni gara.
“I Gran Premi di Corea e Giappone sono stati deludenti per noi“, ha dichiarato Allison in un’intervista rilasciata al sito ufficiale della Ferrari. “E’ sempre una delusione quando non vinciamo, ma a livello di performance su entrambe le piste siamo andati al di sotto delle aspettative. Le operazioni svolte dal team si sono rivelate soddisfacenti, il lavoro e la guida dei piloti altrettanto. Siamo un buon gruppo in pista, sia per quanto riguarda le operazioni sia per quanto riguarda le strategie e non facciamo molti errori. Sono le prestazioni della vettura a non essere altrettanto soddisfacenti ed è per questo che abbiamo bisogno di lavorarci nelle seguenti quattro gare che restano per terminare questo mondiale“.
“Il circuito di New Delhi è molto interessante e presenta un’ampia gamma di difficoltà. Ci sono rettilinei, curvoni veloci e lenti. Assomiglia un po’ al tracciato coreano. Se assetti la vettura prediligendo la velocità di punta, soffrirai nei numerosi punti in cui serve carico aerodinamico. Dovremo trovare il giusto bilanciamento per affrontare bene tutte le curve. Avremo bisogno di trovare trazione per utilizzarla una volta usciti dalle curve lente“, ha terminato l’ingegnere britannico ex Lotus.
Stando alle ultime dichiarazioni del direttore tecnico di Maranello, sembra lecito aspettarsi modifiche alla F138 finalizzate al recupero del carico aerodinamico, che le consentano di recuperare il gap dalle due contendenti al secondo posto ed evitare prestazioni deludenti come quelle fornite durante le gare di Corea e Giappone.