Hembery: “Modifiche alle mescole? Non saranno sostanziali”
Paul Hembery parla in vista del debriefing Pirelli previsto oggi a Milano: “Ci saranno probabilmente solo piccoli cambiamenti, niente di estremo”. E aggiunge che, in ogni caso, nelle prossime gare le squadre saranno capaci di “tornare alla normalità”.
Sebbene ogni squadra abbia avuto le proprie vicissitudini, i propri punti di forza e i propri punti deboli in queste prime quattro gare del Mondiale 2013, c’è un elemento che ha funzionato da denominatore comune per tutte le scuderie: l’importanza fondamentale della comprensione e della gestione delle nuove Pirelli, soprattutto in gara. Spesso commenti ed analisi di piloti, ingegneri ed appassionati sono del tutto focalizzati proprio sul comportamento delle gomme.
I team sono ancora alla ricerca della soluzione ottimale, e c’è chi, come Chris Horner, si augura che gli pneumatici vengano modificati per il prosieguo della stagione: “Nonostante la nostra vittoria in Bahrain, continuo a pensare che le gomme siano troppo estreme. Dover fare quattro soste in una gara è un’esagerazione” ha affermato il Team Principal Red Bull. “Hanno una finestra di funzionamento troppo ristretta: se ti trovi al suo interno hai tutto sotto controllo, ma basta uscirne di poco e puoi ritrovarti costretto a fare quattro o cinque pit stop”.
Proprio oggi è in programma a Milano una riunione Pirelli per analizzare il comportamento delle mescole visto in Australia, Malesia, Cina e Bahrain, e per decidere se attuare o meno delle modifiche. Ma se così fosse, anticipa Paul Hembery, non si tratterebbe di modifiche importanti come quelle effettuate alla metà della stagione scorsa: “Ci saranno probabilmente solo piccoli cambiamenti, che interesseranno principalmente la finestra di temperatura di alcune delle mescole. Proveremo a non cambiare molto. Di sicuro non faremo scelte estremamente conservative, indurendo le gomme”.
Il principale obiettivo del meeting Pirelli, inoltre, è quello di scegliere le mescole più opportune per le prossime gare, tenendo in considerazione il fatto che, nella parte europea della stagione, il clima sarà più mite che in quella orientale: “Discuteremo sui dati ottenuti dalle prime quattro gare e, soprattutto, su cosa accadrà nelle prossime. Ciò che ha funzionato in Bahrain potrebbe non fare altrettanto durante le gare in Europa, più fredde. E se dobbiamo fare dei cambiamenti dobbiamo farli presto e rapidamente, perché non vogliamo influenzare il Campionato”. Anche se, c’è da dire, la chiave per non influenzare eccessivamente il Mondiale non è tanto l’attuare un cambiamento precoce, quanto un cambiamento puntuale, limitato, che non stravolga la situazione vista fino ad ora.
Paul Hembery, comunque, ritiene che, a prescindere dalle prossime scelte della Pirelli, con la maggiore esperienza accumulata dalle squadre e le differenti temperature la situazione gomme è in ogni caso destinata a stabilizzarsi: “Sono sicuro che Barcellona sarà una gara a due soste per la maggior parte delle squadre, e Monaco a una sosta, a meno di scoprire di essere stati davvero molto estremi e ritrovarci con una gara a due pit stop, che potrebbe anche essere divertente. Dopo queste prime gare, torneremo alla normalità”.